A volte mi domando

 domande che non meritano risposte, eppure per il nostro naturale modo di essere continuiamo a vivere ponendoci questioni a volte semplici a volte più complicate a volte assurde a volte crudeli...perchè?

Bella domanda!

COSA PROVA UN CONDANNATO A MORTE, INNOCENTE?

A POCHI SECONDI DALL'ESECUZIONE DI MORTE?

Qui entra in gioco tutto! ma tutto cosa? E' un condannato a morte quindi è finita, cosa finisce o cosa inizia per lui dopo la morte? E' innocente, allora è un folle perchè rimane li fermo e aspetta impassibile oppure spera che sia solo un brutto sogno oppure crede, ha fede che qualcuno dica no! è innocente!! E per lui sarà importante avere la vita salva o sapere che qualcuno crede in lui...dopo tanta sofferenza e umiliazione. E a pochi secondi dall'esecuzione, qual'è il suo primario pensiero? resta li fermo, zitto, impassibile, in attesa...vorrebbe dire ma non osa...ma cosa avrebbe detto? Forse avrebbe pregato, ma serve? sicuramente l'ha già fatto! Forse avrebbe urlato e imprecato contro chi l'ha condannato ma sarebbe servito? NO!

I suoi occhi sono spenti il sorriso è tirato eppure guarda avanti con la testa alta il suo boia e l'unica cosa che si sente nel silenzio è la sua voce spezzata che dice spara! Non si sente lo sparo si sente solo un gran silenzio si avverte una sensazione di vuoto. Chi avverte questa sensazione? Forse il boia che ha spezzato una vita?o forse tutti coloro che NON  l'hanno amato che NON  l'hanno aiutato. o forse nessuno e neanche lui perchè non ha fatto in tempo a realizzare che la sua linea della vita è stata spezzata. a tutto c'è rimedio..solo alla morte non ci si può sottrarre ma quale morte? fisica? psicologica? nel cuore? Siamo tutti innocenti e per uno strano scherzo del destino condannati! Scelti tra tanti senza uno specifico motivo. Ti senti impotente, ti senti stanco, ascolti la tua condanna e non hai voglia di reagire ascolti le parole che sputano fuori senza pietà, non vale la pena combattere accetti in silenzio e speri ci sia un'errore invece non c'è nessun errore. E' il ciclo della vita è un semino destinato a crescere a dare il suo frutto e morire, perchè vivere è questo accettare di morire, magari senza soffrire, magari con dignità, in pace con se stessi. Io penso che il condannato a morte che rimane li fermo e zitto, che aspetta che il suo boia premi il grilletto quando sente KLIK  finalmente muore ma trova la sua pace. 

A volte mi domando..


Commenti

  1. mi sono venute in mente tante prove della mia vita leggendo il tuo scritto Ness1,
    ho cercato anch'io risposte e sono venute e spesso come punizione altre come sollievo, come trovare la pace. Non occorre aspettare il CLIK ma la risposta di una diagnosi medica e allora... il paziente spesso tenuto all'oscuro chiede ai parenti e non ti nego di immaginare di quegli occhi, mia madre, che chiedevano
    - quanto mi rimane...?
    Quanto è stato importante una vocina partita dal cuore per rispondere
    Fintanto che il mio amore per te non morirà con me...
    Vorrei che il tuo scrivere fosse più indirizzato alla speranza e ad un domani più sereno e improntato a progetti di vita. La nostra natura ci spinge alla vita e l'amore è l'energia della vita.
    Stringi forte tuo amore perché non si raffreddi e che i tuoi occhi pieni di luce illuminino anche il tuo domani.

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    Risposte
    1. Lo stringo forte al cuore ogni mattina quando mi sveglio ed ogni sera lo stringo forte e lo porto nel mio sogno della realtà..un abbraccio a te..

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